Bonus pubblicità: il credito di imposta 2021 sale al 50% e al 75%

Bonus pubblicità: cos’è?

Il bonus pubblicità un’agevolazione fiscale che mira ad incentivare l’uso di strumenti pubblicitari per la crescita delle imprese e dei lavoratori autonomi e incrementare le risorse finanziarie in favore dell’editoria.

Per l’anno 2021 il credito d’imposta è riconosciuto in misura percentuale degli investimenti pubblicitari effettuati, pari al:

50% per giornali quotidiani e/o periodici, anche in formato digitale;

75% del solo valore incrementale rispetto agli analoghi investimenti effettuati sullo stesso mezzo di informazione nell’anno 2020.

Entro il 31 marzo potrà essere presentata la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021.

Nel caso in cui il budget stanziato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria non fosse sufficiente a rispondere alle richieste presentate, i fondi verranno ripartiti proporzionalmente in base al numero di richieste.

Chi può fare domanda per il bonus pubblicità 2021?

Possono richiedere e usufruire del bonus pubblicità con credito di imposta al 50% e al 75% le imprese non commerciali, i lavoratori autonomi e le imprese. La comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021 può essere presentata entro il 31 marzo.

Cosa si intende per investimento pubblicitario?

Le spese che rientrano nel bonus pubblicitario riguardano l’acquisto di spazi pubblicitari su:

giornali quotidiani e/o periodici, pubblicati in edizione cartacea o in formato digitale, registrati presso il Tribunale, ovvero presso il ROC (registro degli Operatori della Comunicazione) e dotati del Direttore responsabile;

emittenti locali televisive e/o radiofoniche, analogiche o digitali, iscritte al ROC (solo se la relativa spesa incrementi di almeno l’1% rispetto agli analoghi investimenti effettuati sullo stesso mezzo di informazione nell’anno 2020).


Non rientrano in questa manovra fiscale, le realizzazioni di grafiche o gli investimenti pubblicitari effettuati sui social media (Facebook, Instagram, Youtube o Twitter) né quelli effettuati tramite Google Adwords. Non rientrano, infine nel bonus, anche le spese per la creazione di: volantini o brochure cartacee; grafica pubblicitaria su cartellonistica, vetture, apparecchiature; pubblicità mediante affissioni e display o su schermi di sale cinematografiche.

  1. Prevedere un budget da destinare a questo tipo di investimento.
  2. Stabilire a quali mezzi di comunicazione (stampa cartacea, digitale, Radio o tv) affidare la propria campagna pubblicitaria.
  3. Contattaci se hai bisogno di supporto per creare la campagna di comunicazione ad hoc per la tua azienda!
  4. Prenotarsi entro il 31 marzo 2021 e presentare dei preventivi di spesa che si intendono impiegare in campagne pubblicitarie.
  5. Fare la dichiarazione.

Perché richiedere il bonus pubblicità?

La domanda è perché non farlo?

Se fai parte di un’azienda medio-grande, avrai sicuramente visto o addirittura predisposto tu stesso degli investimenti in azioni pubblicitarie e magari il tuo team sta già pensando di farne altri. Perché comunicare ciò che si fa e come lo si fa è oggi di vitale importanza per continuare a far parte di un mercato che evolve molto velocemente.

Se fai parte di una piccola azienda o sei un lavoratore autonomo puoi cogliere questa occasione per farti conoscere, per mostrare quanta cura e quanta passione metti nel tuo lavoro, quanto ci tiene al dettaglio e all’unicità di quello che crei.

“La pubblicità è l’anima del commercio” una frase che avrai sentito tantissime volte ma che oggi più che mai ha la sua forza. Nessun prodotto e nessun servizio, dal marchio più noto a quello più sconosciuto, può avere successo senza l’aiuto di un’adeguata campagna pubblicitaria sui mezzi di comunicazione.