Nell’ultimo decennio ho avuto occasione di discutere di questo tema con colleghi e clienti. Spesso la questione si è posta come una sfida tra i due mondi, come se una delle due parti dovesse per forza sopraffare l’altra. La presenza sempre più attuale e quotidiana della tecnologia digitale nelle nostre vite ha spesso decretato, almeno nelle opinioni dei miei interlocutori, uno sconfitto già̀ designato: la comunicazione tradizionale.

Il mondo è cambiato, e sicuramente il mezzo digitale ha conquistato un ampio spazio nelle nostre vite, rendendo la comunicazione, e più specificatamente il marketing, più accessibili, anche per le piccole realtà.

Ma siamo sicuri che la comunicazione tradizionale, il cosiddetto off-line, non abbia più ragione di esistere? Personalmente non lo sono affatto.

È cambiato il modo di fare comunicazione, questo è sicuro, e il principale responsabile di questa evoluzione è stato proprio il digital che, negli ultimi anni, si è affermato come protagonista indiscusso di una crescita e una distribuzione vertiginose.
Per un decennio si è pensato che ormai la comunicazione off-line fosse spacciata, finita, inutile. La realtà è che la comunicazione tradizionale ha dovuto e deve tuttora cambiare ruolo per essere ancora protagonista. C’è stato un momento in cui l’avvento del digitale ci ha fatto pensare che tutto fosse possibile, tutto fosse facile, che chiunque potesse conquistare il proprio mercato solo perché presente nei nuovi canali comunicativi (senza dubbio economicamente più accessibili). L’affermarsi di questo pensiero ha promosso anche un approccio più fai da te rispetto al passato, una tentazione che spesso si è rivelata un boomerang per l’immagine dell’azienda o, nella migliore delle ipotesi, un’azione inutile per la crescita di un brand, di un prodotto o di un servizio.
Oggi i due aspetti della comunicazione, tradizionale e digitale, sono collimanti e l’uno è al servizio dell’altro. La comunicazione digitale ha modificato il rapporto della marca con il proprio pubblico, reso verificabile la promessa, creato relazioni personalizzate tra l’azienda ed il proprio cliente. Allo stesso tempo, la comunicazione tradizionale si è ricavata il ruolo di chi può accompagnare l’utente e il possibile cliente verso il mondo digitale della marca e/o dell’azienda.

In quest’ottica, le due facce della comunicazione devono collaborare e affidarsi a una strategia e ad un’identità che si trovano a monte di ogni processo di comunicazione e marketing. L’identità di un’azienda (missione, visione, valori, promessa) è il vero veicolo che permette di raggiungere il proprio pubblico utilizzando entrambi i canali: Tradizionale + Digitale.

Va da sé che ogni prodotto e ogni singola azienda hanno il proprio pubblico di riferimento, e di conseguenza il peso dei due canali muta in base a chi occorre raggiungere.

Immaginate di essere un produttore di vino e di aver realizzato un’app incredibile che suggerisce l’abbinamento migliore di cibo per il vostro vino in base alla posizione geolocalizzata dell’utente. Allo stesso tempo, una catena importante e presente in tutto il mondo, vi offre la possibilità di promuovere i vostri prodotti attraverso materiale di comunicazione tradizionale che potete posizionare nei loro ristoranti. Questa è un’occasione unica per dare la possibilità alla comunicazione tradizionale di fare da promotore accompagnando l’utente verso il vostro mondo digital. Se ci pensate bene, è proprio la situazione ideale: la persona ha deciso dove mangiare ma è indecisa su cosa mangiare, e soprattutto su quale vino abbinare al cibo. La comunicazione tradizionale farà quindi leva su questo punto specifico per suggerire all’utente di scaricare l’app e scoprire come scegliere la pietanza e soprattutto quale (vostro) vino abbinarci. Un QR Code farà in modo che l’attenzione del vostro possibile interlocutore non si disperda nei profumi del ristorante, invitandolo a scaricarla immediatamente. A questo punto l’app è sul suo smartphone e pronta per essere usata, e il vostro Brand sta già aumentando la propria notorietà.

Un nostro cliente aveva la necessità, in occasione di un evento aziendale, di comunicare la propria riconoscenza nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori facendoli sentire parte integrante dell’azienda e del progetto. La convocazione cartacea fatta pervenire a ognuno di loro riportava il nome dell’interlocutore, l’invito a partecipare all’evento e uno speciale ringraziamento per il tempo dedicato all’azienda, indicando nell’invito stesso i giorni trascorsi dall’assunzione al giorno del ricevimento. In quell’occasione tutti si sono sentiti importanti, e l’effetto è stato ottenuto esclusivamente grazie a un’operazione tradizionale che sfruttava la tecnologia del dato variabile. Ci sono stati dipendenti che, commossi, hanno ringraziato personalmente il presidente per quel messaggio così personale. Nulla di digitale avrebbe potuto regalare l’emozione suscitata da quell’invito cartaceo: è la stessa differenza che c’è tra un abbraccio profondo e un sms.

In conclusione, credo che non sia il mezzo che si utilizza ad essere vincente, ma piuttosto la strategia che si mette in campo utilizzando il mezzo (o i mezzi) più appropriato per l’obiettivo che si vuole raggiungere.

Tornando al quesito iniziale, se penso all’utilizzo che si può ancora fare di spot tv, card e coupon, presentazioni, gadget, packaging, manifesti, cartelloni e striscioni, materiale cartaceo di promozione di offerte speciali, brochure, cataloghi e molto, molto altro, posso affermare che no, la comunicazione tradizionale non è affatto morta.